Le Esportazioni andaluse registrato in Febbraio 2025 el il fatto migliore della sua storia per quel mese, con un volume di vendite all'estero pari a 3.436 miliardi di euro, pari a una crescita annua dell'1,4%. Questa cifra, pubblicata dal governo andaluso, non solo rappresenta una pietra miliare per il commercio estero della regione da quando si sono iniziate a registrare dati comparabili (1995), ma contrasta anche nettamente con la cifra nazionale, dove la Spagna nel suo complesso è cresciuta solo dello 0,4%, raggiungendo i 31.973 miliardi di euro.
Le esportazioni andaluse crescono di oltre un punto percentuale rispetto alla media nazionale, rafforzando la posizione della regione come terzo esportatore spagnolo, con il 10,7% del totale nazionale. Solo la Catalogna (26%) e la Comunità di Madrid (12,8%) la superano, ma nessuna delle due mostra un tasso di crescita significativo come l'Andalusia.
Questo risultato è dovuto, come precisato dalla Giunta regionale, a spinta dai settori chiave come frutta e verdura, aeronautica, minerali e rame. Nel complesso, le esportazioni andaluse mantengono un tasso di copertura del 99%, il che indica un quasi equilibrio tra esportazioni e importazioni. Al contrario, la Spagna ha un deficit commerciale di 3.425 miliardi di euro, con un tasso di copertura del 90%, nove punti percentuali in meno rispetto all'Andalusia.
Il settore ortofrutticolo, motore delle esportazioni andaluse
El Il settore ortofrutticolo continua a essere il motore trainante delle esportazioni andaluse., trainata dagli ortaggi, che hanno generato 544 milioni di euro a febbraio, pari al 15,8% del totale esportato e con un incremento del 6,4%. Segue la frutta, con 305 milioni di euro (l'8,9% del totale) e un incremento dell'8,8% rispetto all'anno precedente.
Al terzo posto si collocano i combustibili minerali e gli oli, con 409 milioni di euro (l'11,9% del totale), sebbene abbiano subito un forte calo del 29,5%. Tale diminuzione è dovuta alla volatilità dei prezzi sui mercati internazionali e ha gravato sul totale bimestrale, che si attesta a 6.836 miliardi di euro, il 2,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2024.
Anche l'olio d'oliva ha registrato un calo in valore (321 milioni di euro, -17%), sebbene in volume sia cresciuto del 37%, confermando la sua domanda internazionale nonostante il calo dei prezzi.
Anche il settore industriale fornisce dinamismo
Aeromobili e componenti hanno generato 147 milioni di euro (il 4,3% del totale) e sono cresciuti del 6%, mentre il rame e la sua produzione ha raggiunto i 137 milioni, con un incremento del 33%. Questo metallo, considerato strategico per il suo utilizzo nelle tecnologie verdi e nell’elettrificazione, mostra una tendenza chiaramente al rialzo.
Altri settori degni di nota sono i minerali metalliferi, le scorie e le ceneri, con 163 milioni (+89%); e fonderia, siderurgia, con un incremento del 40% fino a raggiungere gli 80 milioni di euro. Chiudono la top 100, in calo, le macchine e gli apparecchi elettrici (36 milioni, -68%) e gli apparecchi meccanici (13,8 milioni, -10%).
Per province, Siviglia è in testa Esportazioni andaluse per 711 milioni di euro (20,7% del totale), nonostante un calo del 4%. Seguono Almería (650 milioni, +4,6%) e Cadice (636 milioni, -0,1%), che sarebbero cresciute del 45% se si escludessero le vendite di energia. Huelva ha esportato 633 milioni (+7,8%), mentre Granada si distingue per la maggiore percentuale di incremento (+9,2%), raggiungendo i 155 milioni. Cordova e Malaga sono a pari merito (8,1%), con incrementi rispettivamente del 2,9% e del 2,2%. Jaén chiude la lista con 96 milioni e un calo del 19,6%.
I mercati internazionali consolidano la scommessa sui prodotti andalusi.
Cina Si distingue come nona destinazione, con 158 milioni di euro e un incremento dell'86%. Regno Unito Ha inoltre incrementato gli acquisti del 13,2%, raggiungendo i 212 milioni di euro. La Germania rimane la destinazione principale (381 milioni), anche se in calo del 20,9%; Portogallo e Francia Si contendono il terzo posto con 307 milioni, con cali rispettivamente del 2% e del 9,6%. Italia (278 milioni, +1,2%) e EE.UU. (248 milioni, -18,2%) completano il top 5.
In sintesi, Febbraio consolida la leadership delle esportazioni andaluse In un contesto di stagnazione nazionale, riaffermando il suo ruolo come uno dei principali motori del commercio estero spagnolo.