• Il Consiglio per l'occupazione non ha messo in atto mezzi di sorveglianza nonostante fosse a conoscenza del primo assalto alle strutture
  • I liquidatori ora danno ragione al PP andaluso esonerando i lavoratori dall'andare al lavoro per l'evidente mancanza di sicurezza

Il PP andaluso ha fatto eco alle nuove lamentele dei lavoratori del CIO Mijas, dopo che nelle prime ore di mercoledì mattina si sono verificati, per il secondo giorno consecutivo, furti e distruzioni nelle strutture, essendo saliti a quota i costi di costruzione e attrezzature 27 milioni di euro, un investimento che arriva fino a 40 milioni se si aggiunge il costo della formazione.

La portavoce per il Lavoro del PP andaluso, Teresa Ruiz-Sillero, ha evidenziato la passività mostrata dal Ministero del Lavoro, che, pur essendo a conoscenza delle prime rapine martedì scorso, non ha messo in piedi i necessari mezzi di sorveglianza per impedire la seconda aggressione , nel corso della quale sono scomparsi oggetti di valore come apparecchiature informatiche e schermi televisivi.

I liquidatori hanno ora comunicato ai lavoratori di essere esentati dal recarsi al lavoro, dando così ragione al Pp andaluso, che una settimana fa lo aveva chiesto in parlamento. Ruiz-Sillero ha assicurato questo mercoledì che il Consiglio per l'occupazione ha violato le norme sui rischi professionali, costringendo i lavoratori a recarsi sul posto di lavoro in condizioni che non garantivano la loro sicurezza personale.

Ruiz-Sillero, insieme a Esperanza Oña, anche lei parlamentare del PP andaluso e vicepresidente del Parlamento, e il portavoce del PP-A a Mijas, Ángel Nozal, hanno visitato le strutture lo scorso martedì, dove sono stati informati di la situazione dagli ultimi cinque lavoratori del centro di formazione. Lo stesso giorno gli operai, ai quali l'Ente era debitore di 32 stipendi, denunciarono i fatti ai liquidatori e alla Delegazione Provinciale del Lavoro, e si recarono personalmente presso le forze dell'ordine per sporgere denuncia.

L'Ente mantiene le strutture in assoluto abbandono, che ha portato negli ultimi giorni a rapine e distruzioni. Il PP andaluso ritiene direttamente responsabili di questa situazione il Delegato Provinciale per l'Occupazione, il Direttore Generale della Formazione Professionale per l'Impiego e l'Assessore.

Autorizzare i lavoratori a non recarsi nelle strutture è, nelle parole di Ruiz-Sillero, una "soluzione temporanea che non deve ritardare una soluzione definitiva alla situazione che stanno attraversando". Questa decisione dei liquidatori è il risultato delle denunce del PP andaluso durante l'ultima udienza del ministro del Lavoro, in cui Teresa Ruiz-Sillero ha avvertito delle possibili infrazioni in termini di rischi professionali e salute sul lavoro che il Consiglio potrebbe incorrere .

In quella stessa comparizione, il PP andaluso ha interrogato il consigliere se su tali circostanze fosse stato aperto un accertamento d'ufficio, senza ad oggi risposta. "Purtroppo il tempo ci sta dando ragione della dolorosa situazione che stanno attraversando i lavoratori", ha assicurato Ruiz-Sillero.

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