Partito popolare dell'Andalusia

Il PP compie un altro passo in Europa per fermare il tentativo del PSOE di insabbiare la corruzione con le ERE.

ERE Andalusia

Un altro passo nel processo che abbiamo iniziato più di 10 anni fa con il nostro reclamo. A seguito della questione pregiudiziale sollevata dal PP dell'Andalusia nell'ottobre scorso, il Tribunale provinciale di Siviglia ha dato un nuovo e importante impulso alla procedura del Caso ERE, il più grande caso di corruzione nella storia della Spagna. La prima sezione del Tribunale di Siviglia ha emesso una sentenza in cui si solleva di adire la Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) che esamina le sentenze della Corte Costituzionale (CC) sulle condanne per reati di prevaricazione e appropriazione indebita dei principali responsabili di questo scandalo, tra cui gli ex primi ministri andalusi Manuel Chaves e José Antonio Griñán.

Confidiamo nella giustizia e andremo fino in fondo per difendere gli interessi dell'Andalusia. Fin dall'inizio, più di un decennio fa, ci siamo impegnati ad agire come procuratori privati ​​nel caso ERE per proteggere il denaro del popolo andaluso e garantire che giustizia fosse fatta.

Il Tribunale di Siviglia apre la strada all’Europa nel caso ERE

Nella sentenza notificata, il Tribunale di Siviglia ha concesso alle parti un termine di dieci giorni per rispondere prima di sottoporre una pronuncia pregiudiziale alla CGUE. L'obiettivo è verificare se le decisioni della Corte costituzionale che riducono le pene dei condannati siano conformi al diritto dell'Unione europea.

Il Partito Popolare Andaluso (PP), in qualità di procuratore privato, aveva già chiesto questa opzione europea; ora i giudici sostengono, a loro volta, che le sentenze della Corte Costituzionale potrebbero essere incompatibili con il diritto dell'UE. Un passo deciso affinché i 680 milioni di euro rubati agli andalusi non restino impuniti.

Una possibile violazione del diritto dell'UE nel caso

I giudici della prima sezione del Tribunale di Siviglia ritengono che le risoluzioni della TC invadere i poteri esclusivi dei tribunali ordinari, reinterpretando i reati di prevaricazione e peculato commessi con la frode del ERE. Secondo la provvidenza, "Questa Corte non può ignorare l'eventualità che le valutazioni effettuate dalla Corte costituzionale (...) non siano del tutto compatibili con il diritto dell'Unione europea.".

Nelle sue sentenze, la Corte Costituzionale ha stabilito una dottrina che ha parzialmente scagionato i principali responsabili del caso di corruzione. La Corte di Siviglia si chiede ora se questa dottrina sia compatibile con i principi di trasparenza e legalità dell'Unione Europea.

https://www.youtube.com/watch

Quattro motivi per sollevare la questione preliminare sul caso ERE

I giudici presentano quattro punti chiave, gli stessi presentati dal PP dell'Andalusia, che giustificano la necessità dell'intervento della CGUE nella causa. Caso ERE:

  • Eccessiva influenza della Corte Costituzionale: Il Tribunale di Siviglia ritiene che la Corte Costituzionale abbia invaso le funzioni dei tribunali ordinari, esaminando le valutazioni probatorie e l'interpretazione dei reati che dovrebbero essere di esclusiva competenza della Corte e della Corte Suprema.

 

  • Mancanza di tutela del patrimonio pubblico: Si segnala che l'interpretazione data dalla Corte Costituzionale alle leggi di bilancio dell'Andalusia tra il 2002 e il 2009 lascia incontrollato l'uso dei fondi pubblici, mettendo a rischio il patrimonio comune di tutti gli andalusi.

 

  • Mancato rispetto delle norme europee anticorruzione: La Corte di Siviglia mette in dubbio se la dottrina della Corte costituzionale soddisfi i requisiti del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea in materia di lotta contro la corruzione e la frode che ledono gli interessi finanziari europei.

 

  • L’inapplicabilità delle sentenze della Corte costituzionale in caso di violazione del diritto dell’UE: I giudici stanno valutando di non applicare la dottrina della Corte costituzionale se contraddice le normative dell'UE.

Queste quattro domande costituiscono il nucleo della pronuncia pregiudiziale che potrebbe portare la CGUE a pronunciarsi sul più grande scandalo di corruzione nella democrazia spagnola, il caso ERE.

Un decennio in difesa della giustizia e degli interessi degli andalusi

Da quando abbiamo scoperto il caso, abbiamo lavorato duramente per difendere gli interessi dell'Andalusia. Abbiamo agito fin dall'inizio come procuratori privati ​​in questo caso perché crediamo che il popolo andaluso meriti di conoscere la verità sulla sorte dei 680 milioni di euro distribuiti senza controllo né trasparenza. Il massiccio saccheggio di fondi pubblici durante i governi socialisti di Manuel Chaves e José Antonio Griñán esige una risposta decisa da parte del sistema giudiziario.

Continua la lotta alla corruzione in Andalusia.

Confidiamo nella giustizia e andremo fino in fondo per difendere gli interessi dell'Andalusia. Questo nuovo passo verso l'Europa nel Caso ERE rafforza il nostro impegno verso la trasparenza, la rigenerazione democratica e la buona governance. Non permetteremo che la corruzione resti impunita né che i principi fondamentali dello stato di diritto vengano compromessi.

Con questa decisione, il Tribunale di Siviglia apre le porte a un controllo europeo che potrebbe ripristinare la fiducia dei cittadini nella giustizia e nella tutela delle finanze pubbliche. L'Andalusia merita giustizia per il più grande scandalo di corruzione in Spagna, il caso ERE, e continueremo a guidare questa difesa con la fermezza che l'opinione pubblica esige.

Questo articolo è stato attentamente esaminato per verificarne l'accuratezza. Contiene collegamenti a fonti affidabili come media riconosciuti, istituzioni e organizzazioni pertinenti. Sebbene ci sforziamo di mantenere le informazioni aggiornate e corrette, ti invitiamo a contattarci se rilevi errori, inesattezze o contenuti non aggiornati, o se hai suggerimenti o correzioni da fornire.

Notizie correlate

Accessibilità