• Susana Díaz ha lasciato ineseguito il 46% dei fondi per lo sviluppo del business, 555 milioni di euro
• Moreno è impegnato in una strategia industriale moderna e forte che generi occupazione stabile e di qualità
• Impegno per un Piano di Riqualificazione di aree industriali, parchi commerciali e aree di attività economica
Moreno ha fatto queste dichiarazioni a Loja, sul terreno dove, dieci anni fa, il governo socialista andaluso aveva promesso la costruzione di una zona industriale di cui oggi rimane solo una struttura metallica. Juanma Moreno ha detto che questo “scheletro”, un “monumento da buttare” che è costato tre milioni di euro di denaro pubblico, “è la migliore metafora del socialismo in Andalusia, con governi incompetenti nella Giunta che sono pessimi gestori e incapaci di risollevarsi tutto il talento che ha l'Andalusia”. Così, ha ricordato che con i quasi 200.000 milioni di euro che Susana Díaz ha gestito da quando era presidente della Giunta, "non è riuscita a mettere in funzione l'Andalusia".
Per Moreno, la perdita di peso industriale che l'Andalusia ha subito con i governi socialisti è il risultato, appunto, di quell'incapacità di gestire. Infatti, ha evidenziato, all'inizio degli anni '80 il peso dell'industria andalusa sul Pil era del 20%, mentre ora raggiunge appena l'11,6%. "L'Andalusia ha perso quasi nove punti di peso industriale negli anni in cui sono arrivati più fondi dall'Unione Europea per il consolidamento industriale", ha sottolineato.
In questo senso, ha denunciato che Susana Díaz ha lasciato ineseguito il 46% del denaro previsto per lo sviluppo aziendale, per un totale di 555 milioni di euro da quando era presidente del consiglio. Ha criticato che ci siano 555 milioni di euro "nei cassetti" e ha ritenuto che la situazione sia abbastanza grave perché il consigliere del ramo si sia dimesso e il presidente del consiglio abbia chiesto scusa agli andalusi.
Juanma Moreno ha affermato che per "mettere al lavoro l'industria" in Andalusia, attuerà la formula per una massiccia riduzione delle tasse e una "potatura normativa" che semplifichi e chiarisca la legislazione per accelerare la creazione di società; oltre alle misure per i lavoratori autonomi, in particolare per i giovani e gli imprenditori nei comuni con meno di 50.000 abitanti.
Ha inoltre promesso un Piano di rinnovamento delle aree industriali, dei parchi commerciali e delle aree di attività economica e dei beni strumentali, per migliorare le loro infrastrutture e servizi e aumentare la competitività. Inoltre, ha ritenuto fondamentale scommettere sulle infrastrutture di trasporto, a quel punto si è impegnato in un investimento pubblico di almeno 600 milioni di euro.
Il candidato del PP andaluso era accompagnato dal candidato numero uno del PP di Granada per il Parlamento andaluso, Marifrán Carazo, insieme ad altri membri della candidatura; nonché dal sindaco di Loja, il popolare Joaquín Camacho, con il quale ha promesso di avviare le infrastrutture regionali che il governo socialista andaluso attende da anni. Tra questi, ha citato l'autostrada Loja-Ventorros de San José, gli accessi al comune di Puebla de Don Fadrique, le concessioni delle linee di trasporto interurbano o le stazioni degli autobus di Loja e Baza, nonché le autostrade Darro-Iznalloz o il Baza Purchena