• Nuevas Generaciones reclama l'approvazione della Legge sulla Gioventù e del resto delle misure approvate dal Parlamento poiché «Díaz ha voltato le spalle al Giovani andalusi«.

• Kike Rodríguez accusa il governo di Susana Díaz di essere "un governo Nini, che non lavora né fa lavorare i giovani"

Il presidente di Nuove Generazioni in Andalusia, Kike Rodríguez, ha assicurato martedì che Susana Díaz “volta le spalle ai giovani andalusi e si Juanma Moreno chi li difende, guidando l'iniziativa dei giovani nel Parlamento andaluso, come risulta evidente oggi costringendo la Ministra dell'Uguaglianza a spiegare il mancato rispetto delle Politiche giovanili o nell'interrogazione posta giovedì scorso alla signora Díaz sulla creazione di opportunità per i giovani in Andalusia.

Kike Rodríguez ha accusato il governo di Susana Díaz di essere “un governo NEET, che non lavora né fa lavorare i giovani”, e ha sottolineato che la risposta del presidente alla domanda di Juanma Moreno “è stata uno scherzo e una mancanza di rispetto per la gioventù andalusa, perché ha trasformato la sua risposta in una difesa di Griñán e Chaves, difesa di 30 anni di irregolarità che hanno fatto perdere a noi giovani tante opportunità”.

“Dalla NNGG e dal PP andaluso abbiamo chiaro che la popolazione giovanile è una delle maggiori potenzialità dell’Andalusia, e che il Consiglio e Susana Díaz Gli stanno voltando le spalle, come dimostra il tasso di disoccupazione del 46% o il tasso di fallimento scolastico del 23%”, ha detto.

Rodríguez ha ricordato che "da quando Susana Díaz è presidente, quasi 65.000 giovani andalusi sono andati all'estero in cerca di opportunità", e ha denunciato le falle del suo governo in materia di giovani, "come è avvenuto con la mozione presentata dal Gruppo Popolare e approvato dal Parlamento in cui sono state richieste 24 misure per migliorare le condizioni di vita dei giovani, principalmente in termini di formazione, occupazione e alloggio e che non sono ancora state attuate.

Tra questi provvedimenti rientra l'approvazione di a Legge andalusa sulla gioventù e la creazione di un calendario annuale di aiuti ai giovani per forzare il pagamento delle borse di studio in modo tempestivo. Altre misure sono l'aumento del sussidio per la quota dei lavoratori autonomi fino a 18 mesi e maggiori detrazioni regionali per l'affitto dell'abitazione principale. Si è chiesto inoltre di garantire l'autonomia del Consiglio giovanile andaluso, conferendogli una propria personalità giuridica.