• Chiede al presidente della Giunta "di non essere ingenuo perché gli indipendentisti sosterranno Sánchez solo in cambio di incarichi"
• "Díaz spinge Sánchez al suicidio politico per vendicarsi delle primarie"
• "Siamo indignati e vergognosi come andalusi di vedere gli ex presidenti in panchina e non squalifichiamo tutti i socialisti per questo motivo"

La presidente del PP andaluso, Juanma Moreno, ha analizzato oggi la situazione politica nazionale e ha affermato che la mancanza di gestione e i 150 casi di corruzione aperti in Andalusia contro il governo della Giunta "invalidano il sostegno di Susana Díaz" alla mozione di sfiducia sollevato da Pedro Sánchez al Congresso dei Deputati.
Moreno ha passato in rassegna i problemi di gestione del governo socialista in Andalusia, come la restituzione degli aiuti alla formazione, l'impossibilità di recuperare gli 800 milioni truffati con l'ERE, i 165 milioni nel caso del Nevada, una Salute e Istruzione crollata, nonché il 150 casi di corruzione aperti nei tribunali. "Quante mozioni di censura bisognerebbe presentare? 150?", si chiedeva il leader popolare.
Juanma Moreno ha chiesto al presidente del consiglio di "non essere ingenuo" perché gli indipendentisti sosterranno Sánchez solo "in cambio di incarichi". "Il travestimento di un leader di Stato è caduto", e ha messo in dubbio la sua credibilità "per dare lezioni di stabilità" per aver permesso al suo partito di "svoltare la Spagna".
La leader popolare si è convinta delle intenzioni di Susana Díaz sostenendo la mozione di sfiducia perché "spinge Sánchez al suicidio politico per vendicarsi delle primarie" e si è basata sul fatto che "non agisce mai nell'interesse dell'Andalusia ma piuttosto per interessi personali".
Moreno ha alluso al comportamento di altre forze politiche di fronte alla corruzione e ha affermato che "siamo indignati e vergognosi come andalusi di vedere ex presidenti in panchina e non è per questo che squalifichiamo tutti i socialisti". "Non perché uno dei due sindaci di Cs in Andalusia si sia dovuto dimettere per irregolarità, generalizziamo e diciamo che sono tutti uguali".