• Il portavoce del GPP sottolinea i buoni risultati ei dati dopo i primi sei mesi del governo di Juanma Moreno
• Deplora che né il PSOE andaluso né Susana Díaz si siano ancora adattati al loro ruolo nell'opposizione
Il portavoce parlamentare del Gruppo Popolare, José Antonio Nieto, ha evidenziato questo martedì dopo i primi sei mesi del governo di Juanma Moreno, che "l'Andalusia trasmette una sensazione di stabilità e solvibilità di fronte all'instabilità causata dal PSOE e all'incapacità di Pedro Sánchez per raggiungere accordi di governo”.
In una conferenza stampa a Córdoba, Nieto ha assicurato che il governo del cambiamento è riuscito a trasmettere "un senso di solvibilità e un senso di opportunità", visto che i dati economici "sono stati positivi uno dopo l'altro e migliorando i dati apparsi in tutta la Spagna”. In questo senso, ha ricordato come pochi giorni fa si è constatato che l'Andalusia ha quasi quintuplicato la creazione di posti di lavoro rispetto alla media nazionale.
Pertanto, ha insistito sul fatto che il bilancio dei primi mesi di Juanma Moreno come presidente è "molto positivo". Come principali esempi della sua gestione, ha raccontato il consenso per il rinnovo degli organi parlamentari di estrazione; i buoni risultati dei piani choc per decongestionare le liste d'attesa per la salute e le dipendenze o l'attivazione di politiche attive del lavoro «assopite da quasi un decennio nelle comunità con più disoccupazione d'Europa», rimprovera Nieto.
Per quanto riguarda il ruolo dell'opposizione, il popolare portavoce ha insistito ancora una volta sul fatto che "né il PSOE né Susana Díaz si sono ancora adattati all'opposizione, cosa che danneggia anche tutti gli andalusi", ha lamentato Nieto.
Per quanto riguarda il capoluogo cordobano, il popolare si è congratulato per la possibilità di "godere di un momento storico" visto che c'è un presidente della Junta de Andalucía "che è in sintonia con il sindaco di Córdoba" mentre in precedenza il governo andaluso aveva la provincia di Cordoba "retrocesso negli investimenti". "Il precedente presidente andaluso e l'ex sindaco di Córdoba condividevano lo stesso partito ma non lo stesso progetto", ha criticato.
Tra alcuni dei progetti che restano da sviluppare a Córdoba, elenco i principali come il North round; lo sblocco dell'autostrada Olivar; la tangenziale di Pozoblanco; i miglioramenti nell'ospedale Reina Sofía; infrastrutture per migliorare il trattamento delle acque reflue, tra gli altri. Non ha dimenticato, inoltre, la necessità di “guidare un nuovo sviluppo rurale che freni lo spopolamento e generi un nuovo modo di affrontare il futuro dei piccoli comuni”, ha concluso.