• Moreno annuncia che i contratti SAS avranno una durata minima di 6 mesi: "Nessuno lascerà il servizio sanitario andaluso per condizioni precarie"
• Nieto: "Mai più una bugia può essere la risposta a un problema per gli andalusi" e censura "gli insulti di chi non ha fatto nulla per migliorare la sanità"
In risposta alla domanda posta dal portavoce popolare alla sessione di controllo del Parlamento andaluso, Moreno ha affermato che i contratti SAS avranno una durata minima di 6 mesi in modo che gli operatori sanitari "abbiano condizioni dignitose" e ha assicurato che "nessuno parte per devono rivolgersi al servizio sanitario andaluso per avere condizioni precarie”. In questo senso, ha sottolineato che con il governo socialista ogni giorno venivano stipulati 18 contratti di meno di un mese e di un giorno.
José Antonio Nieto ha apprezzato il fatto che il presidente del consiglio continui a difendere, come ha fatto in innumerevoli occasioni dall'opposizione, la necessità di raggiungere "un grande patto per la salute, che è la cosa più preziosa e importante che potremmo offrire agli andalusi" Ha aggiunto che questo patto dovrebbe "privilegiare il paziente come nucleo del sistema e mettere i professionisti a capo della gestione, perché sono loro che sanno".
Nieto ha chiesto a tutti i gruppi parlamentari di aderire a questo patto e ha chiesto all'opposizione "di non continuare a giocare con la salute degli andalusi perché non peggiorare la salute non vale un voto".
Ha avvertito che "mai più si potrà mentire in risposta a un problema degli andalusi" in riferimento all'occultamento di mezzo milione di andalusi dalle liste d'attesa sanitarie. Ha censurato "gli insulti e la demagogia di chi ha usato solo parole nella gestione e non ha fatto nulla per migliorare la salute".
Il portavoce popolare che le misure urgenti adottate dal nuovo governo in materia sanitaria, così come le riforme di vasta portata e le iniziative legislative per correggere la situazione della salute andalusa ha il "applauso della società, dei gruppi di pazienti e dei professionisti".
Nella sua risposta al popolare portavoce, Juanma Moreno ha offerto ancora una volta "una mano tesa per dialogare e mettersi d'accordo" e ha ricordato di aver sempre difeso un patto per la salute andalusa che ci consentisse "un dialogo sincero e franco sulla situazione e sulle possibili soluzioni ".
Riguardo alla bocciatura del patto da parte del precedente governo socialista, ha affermato che “non bisognava essere molto furbi ma piuttosto essere nella società per rendersi conto che quando migliaia di persone scendono in piazza qualcosa sta accadendo, quando decine di migliaia di i professionisti criticano qualcosa che non va, e quando le associazioni dei pazienti denunciano il modello gestionale qualcosa non funziona”.
Ha concluso che "il minimo che potrebbero fare è riconoscerlo ed essere disposti a correggere l'errore e non negare nemmeno le statistiche ufficiali, perché ciò non li aiuta a svolgere il ruolo di opposizione che il PSOE deve svolgere".