• «Non accetteremo il ricatto di Sánchez e Montero agli andalusi, perché la sanità, l'istruzione e le politiche sociali dipendono da questi soldi»
• "Vogliamo affrontare il sistema di finanziamento regionale e locale che Zapatero e ERC ci hanno imposto, che è stato un peso per l'Andalusia per dieci anni"
Il portavoce parlamentare del Partito popolare andaluso, José Antonio Nieto, ha sostenuto che è "fondamentale" che questa prima sessione plenaria del nuovo corso parlamentare "raggiunga il massimo accordo possibile" per chiedere al governo spagnolo di pagare le consegne ai conti e porre fine "al taglio senza precedenti dei 1.350 milioni che sono nostri, che sono già stati raccolti, che gli andalusi hanno già pagato e che sono fondamentali per mantenere i servizi essenziali della nostra terra".
"Che sia in carica o meno, che abbia o meno un PGE, il governo spagnolo deve pagare all'Andalusia ciò che appartiene agli andalusi in modo che possiamo fare la stessa cosa che fa lui, pagare l'elettricità, pagare il libro paga e pagare i debiti", ha precisato il nipote.
Il popolare portavoce parlamentare ha fermato che "non accetteremo il ricatto di Sánchez e Montero all'Andalusia", e lo ha esortato a "se c'è qualche problema legale, convocare il Consiglio di politica fiscale e finanziaria in modo che possiamo cercare un accordo tra tutti, tutti i CCAA e il governo della Spagna».
A questo proposito, Nieto si è chiesto "cosa succederebbe al sistema sanitario andaluso con 700 milioni di euro in meno perché Sánchez non paga i 1.350 milioni di euro, come sarebbe l'inizio della scuola e l'attenzione educativa se ci fossero 200 milioni in meno per non -pagamento del governo spagnolo, cosa accadrebbe nell'assistenza alle vittime di violenza di genere e agli anziani senza assistenza familiare se l'esecutivo del PSOE riducesse tutte le politiche sociali di quasi 100 milioni.
"Questo è ciò che abbiamo sollevato in Parlamento ed è per questo che è così importante per noi che ci paghino ciò che ci devono".
Nieto ci ha anche esortato ad "affrontare ora" il sistema di finanziamento regionale e locale per "migliorarlo e porre fine alla zavorra che Zapatero ed ERC ci hanno imposto nel 2009 per cui soffriamo da dieci anni del peggior modello di finanziamento abbia mai visto e che colpisce in modo particolarmente grave la comunità autonoma andalusa.