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L'UCO conferma che Ábalos possiede due proprietà in Perù e Colombia per un valore di oltre tre milioni di euro.

abaloni
L'UCO della Guardia Civil ha confermato che l'ex ministro José Luis Ábalos possiede una proprietà in Perù e un'altra in Colombia, il cui valore complessivo supera i tre milioni di euro. La relazione, presentata alla Corte Suprema, specifica che una delle proprietà è stata costruita su un terreno acquisito con fondi pubblici destinati a progetti di beneficenza. La Procura sta valutando di rafforzare le accuse di appropriazione indebita e corruzione, mentre prosegue l'indagine sulla provenienza dei fondi utilizzati in queste transazioni immobiliari.

L'UCO certifica che José Luis Ábalos è proprietario di una proprietà a Chimbote (Perù), costruita su un terreno finanziato con fondi pubblici destinati a progetti di beneficenza. In più, scopri l'acquisto di una casa in Colombia per 2,1 milioni di euro.

La Unità Operativa Centrale (UCO) La Guardia Civil ha confermato, attraverso un rapporto inviato al giudice della Corte Suprema Leopoldo Puente, che l'ex ministro Jose Luis Ábalos possiede una proprietà in Perù a suo nome, come ha rivelato in esclusiva il giornale Il dibattito. L'indagine ha portato alla luce anche l'esistenza di una seconda proprietà in Colombia, acquisita da Ábalos per un valore di 2,1 milioni, che porta il suo patrimonio immobiliare all'estero a più di tre milioni di euro.

Il rapporto dell'UCO, secondo quanto riportato Il dibattito, smonta la versione offerta da Ábalos davanti al giudice, quando affermò di non avere proprietà fuori dalla Spagna. La Guardia Civil ha potuto verificare questi beni dopo aver analizzato i dispositivi elettronici sequestrati Koldo Garcia, ex consigliere dell'ex ministro e figura chiave nell'inchiesta condotta dalla Corte Suprema.

Ábalos, il vice di Sánchez nel governo e nel PSOE, ha negato tutto in tribunale.

Proprio Jose Luis Ábalos, accusato di presunti reati di appartenenza a un'organizzazione criminale, traffico di influenze, corruzione e appropriazione indebita, ha dichiarato davanti al giudice Leopoldo Puente di non possedere beni o proprietà al di fuori del territorio nazionale. Tuttavia, i documenti ottenuti dall' Guardia Civil contraddicono le loro affermazioni. Nella relazione presentata si certifica che l'ex ministro Possiede uno chalet nella città peruviana di Chimbote da più di due decenni., costruito su un terreno acquisito con sovvenzioni pubbliche inizialmente destinate a progetti di beneficenza.

Questa terra, finanziata con fondi pubblici, fu in seguito utilizzato per la costruzione di una proprietà privata intitolata ad Ábalos, con un valore stimato di 1,2 milioni. L'immobile è registrato a tuo nome, confermando le informazioni fornite da Il dibattito e ora ratificato dall'UCO.

Scoperto l'acquisto di uno chalet in Colombia per 2,1 milioni di euro.

Oltre alla proprietà in Perù, il UCO ha individuato una seconda proprietà appartenente ad Ábalos. Questo è un chalet a Tulúa, Colombia, acquisito il 17 ottobre 2003 per un importo di 2,1 milioni. Questa transazione immobiliare finora sconosciuta amplia la portata delle indagini sui beni dell'ex ministro, rafforzando i sospetti di occultamento di beni e possibile utilizzo di fondi illeciti.

La scoperta di questa proprietà colombiana è avvenuta dopo l'analisi approfondita dei dispositivi elettronici sequestrati Koldo Garcia, che avrebbe svolto un ruolo chiave nella gestione degli affari personali e finanziari di Ábalos durante il suo mandato presso il Ministero dei Trasporti, della Mobilità e dell'Agenda Urbana.

L'UCO sta indagando sull'origine dei fondi per entrambe le acquisizioni.

La relazione presentata alla Corte Suprema apre nuove linee di ricerca sull'origine dei fondi utilizzati per l'acquisizione di questi immobili. IL Guardia Civil Sta lavorando sull'ipotesi che parte di queste risorse provengano da operazioni collegate alla rete di appalti pubblici aggiudicati durante il mandato di Ábalos come ministro.

Va ricordato che UCO indaga se queste transazioni immobiliari possano essere collegate a fondi dirottati dagli appalti assegnati alle aziende vicine all'ex ministro. Tra questi vi è il caso Koldo, che esamina l'assegnazione irregolare di contratti per la fornitura di materiale medico durante la pandemia di COVID-19.

La Procura rafforza le accuse di appropriazione indebita e corruzione

A seguito della consegna della presente relazione da parte del Guardia Civil, la Procura della Corte Suprema sta studiando rafforzare l'accusa di appropriazione indebita di fondi pubblici e corruzione contro Ábalos. La documentazione che dimostra la proprietà di questi immobili in Perù e Colombia potrebbe costituire un fattore aggravante nel procedimento giudiziario, dove l'ex ministro è già accusato di appartenenza a un'organizzazione criminale e traffico di influenze.

Fonti del caso assicurano che la conferma di questi beni all'estero rafforza la tesi della Procura secondo cui José Luis Ábalos avrebbe sfruttato la sua posizione enel governo per guadagno personale, avvalendosi di terze parti come Koldo García per realizzare queste operazioni finanziarie.

Ábalos insiste nel negare i fatti mentre le indagini procedono.

Nonostante le prove fornite dal UCO, l'ex ministro José Luis Ábalos continua a negare ogni coinvolgimento negli eventi. e sostiene di non avere beni al di fuori della Spagna. Nelle precedenti dichiarazioni rese al giudice Puente, Ábalos aveva affermato che i suoi beni riflettevano un'attività economica trasparente e limitata al territorio spagnolo.

Tuttavia, Nuove prove documentali ottenute dalla Guardia Civil contraddicono queste affermazioni. e suggeriscono che l'ex ministro potrebbe aver gestito l'acquisto e la proprietà di proprietà in America Latina durante la sua carriera politica.

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